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Friuli Venezia Giulia, il Paese della mela!

Il Friuli Venezia Giulia, é sempre più il Paese della mela! Aumenta la produzione di mele in Friuli, al passo con tecnologia e espedienti antinsetti.

La raccolta delle mele è cominciata in Friuli Venezia Giulia e si prevede che quest’anno la crescita delle quantità sarà intorno al 5% rispetto all’anno passato, in controtendenza rispetto al resto d’Italia. Ci si aspetta di toccare i 280.000-300.000 quintali e soprattutto un’ottima qualità, data in particolare dal grado zuccherino decisamente importante riscontrato sui frutti.

A fare questa previsione è Peter Larcher, presidente dell’Associazione per la certificazione D.O.P. della Mela del Friuli Venezia GiuliaJulia”, composta da undici aziende che producono metà del quantitativo totale di mele della regione. Il 2017 è stato un anno dagli eventi atmosferici di forte impatto sulle coltivazioni: gelate, brinate di primavera, grandinate, trombe d’aria e anche una certa siccità. Tutto ciò ha portato però ad uno stato vegetativo delle piante ottimale che influisce positivamente sui frutti. Le mele infatti hanno un grado zuccherino eccellente, un buon livello aromatico e una colorazione egregia.

 

Una delle preoccupazioni più grandi dei coltivatori è la gestione degli insetti nocivi per la mela, come ad esempio la cimice marmorata asiatica, che negli ultimi anni ha causato notevoli danni alla produzione. La Regione ha stanziato un milione di euro per finanziare all’80% la realizzazione di reti di protezione contro gli insetti e questo ha permesso, assieme all’utilizzo controllato di repellenti naturali sulla base di indicazioni dell’Ersa FVG (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale), di limitare al minimo le problematiche incursioni delle cimici sulle mele.

La ricerca dell’eccellenza tra i banchi della frutta è per le aziende agricole friulane un obiettivo importante e il percorso per raggiungerlo è già cominciato negli anni scorsi quando il potenziale produttivo è stato ridimensionato da 520.000 a 280.000 quintali, preferendo la strada della qualità a quella della quantità. Inoltre, lo sviluppo di questo settore agricolo ha visto anche la nascita di produzioni specificatamente biologiche e sezioni d’azienda dedicate alla trasformazione dei prodotti.

Tra le aziende che hanno investito in questo tipo di preparazioni, la Pomis di Chiasiellis di Mortegliano (UD) che a giugno scorso ha ricevuto a Bruxelles dall’Internazional Taste & QualityInstitute (iTQi), concorso mondiale al quale partecipano 60 chef stellati e 60 sommelier dei cinque continenti, ben 2 stelle per la spremuta integrale di mela e l’aceto balsamico di mela.

Articolo scritto da: Francesca Casali

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